Caso Regeni, la famiglia: “Il governo abbia un sussulto di dignità”. Il pm contesta al ministero il mancato ricorso al Trattato sulla tortura

Caso Regeni, la famiglia: “Il governo abbia un sussulto di dignità”. Il pm contesta al ministero il mancato ricorso al Trattato sulla tortura

Caso Regeni, la famiglia: “Il governo abbia un sussulto di dignità”. Il pm contesta al ministero il mancato ricorso al Trattato sulla tortura



Al processo sulla morte di Giulio Regeni, il consuetudinario rito sull’annuncio degli “imputati irreperibili”, seguito dal mantra dell’Egitto che “non ci ha risposto”, questa volta è stato interrotto dalle domande con cui il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco ha incalzato il capo dipartimento per gli affari di Giustizia al Ministero, domandando come mai durante la visita al Cairo dei funzionari italiani non sia stata fatta notare l’esistenza della convenzione di New York sulla tortura, quella firmata sia dall’Italia che dall’Egitto e che prevede la possibilità per il paese di origine della persona offesa di attivare arbitrati davanti Nazioni Unite.

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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-10-10 11:19:37 ,roma.repubblica.it

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